Se stai pensando:
ho fumato ancora
... che rabbia!
Sbagli a sentirti in colpa:
purtroppo è comune ricominciare a fumare!
Pensa che il 65% di chi prova a smettere...
entro 6 mesi si ritrova nella tua condizione.

Ecco cosa puoi fare da subito:
1) Accetta la sconfitta: è il primo passo per assaporare la vittoria che arriverà

2) Puoi capire che questa guerra sarà lunga, ma non infinita. Quelli che riescono a dare un "taglio netto" alla loro dipendenza, sono persone rare. Se stai leggendo quì significa che siamo simili: e anche tu sai cosa significa avere una ricaduta.

Il percorso realistico che vivono le persone comuni è questo: fumano, smettono, ricominciano, riprovano.
Ciò che farà la differenza (la freccia verde) è il momento in cui si impara a gestire l'ansia dell'astinenza con una pratica positiva, quella della respirazione, che vedremo più avanti.

3) Ricorda il tuo motivo per iniziare a respirare,

deve essere uno solo. Se non ha funzionato: cambialo

Questa è la parte difficile: quando vedi che ricominci a fumare, per quanto sembrasse importante il motivo che avevi trovato... va cambiato. Non ci tenevi abbastanza da porre in essere il piccolo sacrificio iniziale necessario per smettere di fumare con la tranquillità di chi sceglie "il male minore"... ovvero i pochi giorni di sofferenza dovuti alla rimozione dello stato di dipendenza, che ora ti spiego:

4) Come sostituire le sigarette?
Durante i miei 10 anni da fumatore, c’è stato quel fascino nel fumo, quella bellezza nel suono dell’accendino e conseguente sfrigolio di tabacco… che sembrava insostituibile.

Mi sono liberato da questo pensiero passando per una serie di giorni fatti di dolore funzionale. Questo è necessario perché purtroppo la dipendenza si radica a fondo, sia nel fisico che nella psiche. Guarda questo schema:
5) Gestire l'ansia che si sfoga in voglia

Questo ciclo è un esempio di quello che succede nella nostra mente appena arriva un pensiero contenente ansia. Il nostro cervello scatena una voglia, alla quale possiamo rispondere in due modi: assecondare la voglia ottenendo un piacere momentaneo, oppure trasformare quella voglia in motivazione per fare un’azione positiva, che ci porta a compiere uno dei nostri obiettivi (la famosa “zona" di cui parlo nel capitolo 3 dell'ebook respira.re).

Andiamo avanti, guarda dove portano le due diverse scelte:
6) La direzione imprevista

Nota come scegliendo il vizio si crea un nodo chiuso, che è una delle caratteristiche tipiche della dipendenza.

 Guarda cosa accade se si va oltre il periodo di dolore funzionale: ecco che siamo cambiati, e i nostri pensieri procedono in una direzione imprevista.

Se riesci a prendere per mano la tua vita e la fai andare in una direzione imprevista la sentirai più ricca e soddisfacente di quella di oggi. Anche io se guardo indietro posso notare che la mia vita da fumatore era molto più noiosa e triste di quella che faccio oggi.
è diventato il sostegno per affrontare la mia guerra quotidiana, dato che:

io non sono il tipo di persona che ha avuto l’illuminazione e tra l'altro ero in difficoltà dovendo dare i "tagli netti", soprattutto quando si trattava di cambiare parti di me stesso che non mi piacevano. Ho imparato che nella vita non si ottiene nulla senza pratica, senza allenamento e senza esercizi.

In poche parole, la persona che ti sta scrivendo è la stessa che ha fumato per tanto tempo, e quindi i miei “stratagemmi” per schivare l'ansia delle responsabilità, dei lavori difficili… fanno parte di me e oggi so che è normale sentirne gli stimoli.

La cosa importante è che questi stimoli siano gestibili, allenandoci con un programma di esercizi quotidiani e basato sull'apprendimento di nuove strategie... è possibile.